CROSTATA RUSTICA DI MIRTILLI CON MANDORLE



Nera.
O meglio, marrone.
Brutta.
Brutta, veramente brutta a vedersi.
Di un colorito per niente invitante, che va dal marrone scuro al beige, a causa della farina integrale.
Sottile, perchè ho cannato la misura della tortiera.
Con delle voragini di spazio tra un mirtillo e l'altro, perchè ho avuto il braccino corto e ne ho acquistati troppo pochi, e tra un mirtillo e l'altro una brodazza di bagna viola che ti guarda sconsolata.
Un esperimento fallito.
E invece....
Una di quelle soddisfazioni che bene poche torte mi hanno riservato!
Mai avrei pensato che una torta così brutta e poco invitante fosse così buona.
Buona, proprio.
Ottima.
E pensare che, appena sfornata, la guardo sconsolata e dico al pargolo, sul tavolo a fare i compiti delle vacanze...anzi no, figurati, ad attaccare le figurine di Peppa Pig o Buzzbee o chi diavolo di altro mi sta riempiendo la casa di figurine di carta e pelose, ultima moda in fatto di figurine, morbide, pelose e anche leggermente inquietanti e repellenti...comunque gli dico..."senti, ho fatto 'sta torta, non te la faccio manco assaggiare, fammi solo il piacere, prendi una matita e scrivi qui sotto la ricetta "Schifosa", così so di non doverla rifare un'altra volta.."
Risposta: "ma il cuoco assaggiatore sono io, e quindi la assaggio prima di scrivere, no?"
"sì, sì, ok, assaggiala, te ne do un boccone piccolo, poi scrivi"
Assaggia.
Gli splendono gli occhi.
"MMHHHH squisita!!!!"
Non ci posso credere! 
"Un altro pezzo!"
E ancora. Ancora. 
E a pranzo, merenda, cena!
Alla sera era finita! 
FINITA!
Una torta intera, dico!
Certo, ho assaggiato anche io...
Come era?
MMHHH SQUISITA!
Le mandorle frullate nell'impasto, mischiate alla farina integrale,  esaltavano l'aroma del burro, e il sale generoso, insieme al poco zucchero presente, sia nell'impasto che sui lamponi, rendono questa crostata così semplice di un gusto particolare ed essenziale, dove il sapore del burro, delle mandorle e dei lamponi è esaltato invece che coperto da tonnellate di zucchero.
Provate, provate per credere. E sopratttutto, non omettete il bel pizzico di sale: è quello che fa la differenza.
Unica pecca: ho usato una tortiera di circa 25 cm di diametro, e la frolla è venuta spessa appena due millimetri circa, sottilissima.  La prossima volta,  utilizzerò  una tortiera da 20  cm di diametro, per avere uno spessore maggiore, adatto a una crostata. 
Altra cosa: non cuocetala troppo: la farina integrale, presente al 50%, cuoce prima, e il rischio è di avere una frolla troppo asciutta: verificate a occhio, quando comincia a staccarsi dai bordi, è cotta!
Ed ora...la ricetta: semplice, veloce e.....brutta, brutta brutta a vedersi. Ma ottima ..a mangiarsi!

P.S.: i mirtilli ci van tutti, tutti i tre etti e anche di più : il rischio è, come è successo a me, di non riuscire a coprire tutta la superficie, lasciando dei bruttisimi spazi vuoti tra un mirtillo e l'altro, rendendo questa ottima crostata ancora più brutta!

Ah, il commento di Gabriele scritto sotto la ricetta? 
"OK !!!! ", con vicino disegnato un cuore grandissimo. Più di così..-))




CROSTATA RUSTICA DI MIRTILLI E MANDORLE

Ingredienti: (per una tortiera di circa 20 cm di diametro, meglio con fondo removibile o a cerniera)

100 gr di farina 00
100 gr di farina di grano saraceno
50 gr di mandorle con la buccia
un uovo 
90 gr di burro
300 gr di mirtilli
100 gr di zucchero
mezzo cucchiaino di sale

Esecuzione:

Frullate le mandorle fino a ridurle in farina con 40 gr di zucchero e un generoso pizzico di sale (la punta di un cucchiaino da thè).  Setacciate la farina  00, unire la farina integrale, la farina di mandorle col sale,  fate la fontana su una spianatoia, inserirvi il burro (temperatura circa 13°, come insegna Montersino) a pezzetti, l'uovo e un cucchiaio di acqua fredda. Impastate velocemente prima il burro con le uova fino ad avere una sorta di crema solida, poi man mano "sabbiate il composto", inserendo cioè gradualmente le farine fino ad avere un composto "sabbioso". In alternativa, mettete tutto in frullatore e frullate velocemente solo fino a quando il composto è formato da grosse briciole. Compattate velocemente con le mani, fate un panetto o  meglio, schiacciate il panetto tra due fogli di carta forno (sempre Montersino, ovviamente), mettete in frigo per circa 30 minuti a riposare.
Nel frattempo lavate i mirtilli, asciugateli e mescolateli ai 60 gr di zucchero rimasto, con un goccio di limone.
Riprendete la pasta dal frigo, stendete una sfoglia di circa  4/5 mm. e trasferitela nella tortiera imburrata (meglio col fondo removibile o a cerniera).
Bucherellate il fondo  della pasta coi rebbi della forchetta, versate i mirtilli con lo zucchero e infornate a 180° per circa 30 minuti.
Lasciate raffreddare e servite, se vi piace, con panna semimontata zuccherata leggeremente.